Congregarsi in punti cruciali nel paesaggio permette ad alcune specie invasive la conquista di nuovi ecosistemi.
Le specie invasive rappresentano un pericolo per gli animali indigeni perché sono in grado di riprodursi velocemente in nuovi ecosistemi. Ma queste “specie invasive” appena arrivate in un nuovo posto, come riescono a trovare un partner per la riproduzione? Una recente ricerca realizzata dall’Università di Waterloo si è occupata di questo “fenomeno” ed ha trovato una strategia, usata tra l’altro da farfalle e dalla carpa asiatica che rende la riproduzione possibile anche in popolazioni di bassa densità.
Si chiama Landmarking questa strategia: aumenta la probabilità di trovare un esemplare dell’altro sesso tramite la congregazione in punti cruciali nel paesaggio, chiamati appunto “landmarks”. Questi punti cruciali possono essere per esempio l’albero più alto o, come nel caso della carpa asiatica, la qualità dell’acqua e la velocità di scorrimento dei fiumi. Usando la strategia “landmarking” bastano, secondo lo studio, già dieci esemplari della carpa asiatica per stabilire una popolazione nei Grandi Laghi. Apprendere il funzionamento del landmarking diventa quindi molto importante per la conservazione delle specie in pericolo e il controllo delle specie invasive.
Scritto da Hannah Stowasser
Fonte:
University of Waterloo. “Invasive species use landmarking to find love in a hopeless place.” ScienceDaily. ScienceDaily, 13 March 2015. <www.sciencedaily.com/releases/2015/03/150313171146.htm>
University of Waterloo. “Invasive species use landmarking to find love in a hopeless place.” ScienceDaily. ScienceDaily, 13 March 2015. <www.sciencedaily.com/releases/2015/03/150313171146.htm>