Da Strasburgo arriva il protocollo per l’ accesso alle risorse genetiche.
E’ arrivato il primo sì dell’Europarlamento alle regole di un protocollo concordato alla decima conferenza della Convenzione Onu sulla biodiversità di Nagoya nel 2010. Si tratta di misure legate all’accesso alle risorse genetiche del capitale natura, cioè quella riserva di biodiversità che continua ad essere la fonte di innovazione scientifica e di applicazioni tecnologiche, ma anche di nuovi prodotti sanitari, alimentari, cosmetici. Tutto questo quando la perdita di biodiversità accelera, con relativi impatti a livello ambientale, economico e sociale.
”Si tratta del primo strumento europeo dedicato alla biodiversità in oltre 20 anni – ha spiegato la relatrice, Sandrine Belier dei Verdi – le nuove regole prevedono una migliore tracciabilità dei processi, dalla ricerca fino all’immissione di un prodotto sul mercato, contro la cosiddetta ‘biopirateria‘. Soddisfatto il commissario europeo all’ambiente, Janez Potocnik, che preme perché sia trovato un accordo con gli Stati membri.