A Cehețel, in Romania nella regione della Transilvania nei pressi della città di Sighişoara si è svolto lo scambio giovanile “GENERATIONS:INTERGENERATIONAL DIALOGUE IN RURAL TOURISM”: progetto ERASMUS+ che ha visto la partecipazione di volontari dell’associazione ACARBIO e alcuni giovani della Costiera Amalfitana. Questa è l’esperienza dei nostri ragazzi vissuta dal 23 ottobre 2021 al 2 novembre 2021, dove i ragazzi insieme ad altri partecipanti da Portogallo, Spagna, Romania, Grecia e Repubblica Ceca hanno discusso argomenti come: il turismo vissuto nelle zone rurali, com’é e come ampliarlo analizzando punti di forza e punti di debolezza; vedendo e imparando le tipiche tradizioni degli altri paesi; e ultimo, non per importanza, su come tutto questo viene vissuto dalla popolazione anziana con conseguenti problemi correlati. Come tutte le esperienze di questo genere, quando incominciano c’è sempre timore di non essere perfetto o adatto all’iniziativa magari per il proprio inglese o il poco essere comunicativo ma quando entri a pieno nel progetto, affronti le tue paure e interagisci con gli altri partecipanti tutto è in discesa, facendoti godere ogni singolo secondo di questa speciale avventura. Le giornate erano scandite da vari momenti: la mattina, tra colazione e pranzo, le attività principali riguardavano il “dialogo intergenerazionale” tra i giovani e gli anziani sui loro modi a volte opposti di vedere il mondo, e di un problema specifico da risolvere per ogni paese trovando una consona soluzione. I pomeriggi erano dedicati ai workshop di ogni paese partecipante, dove i ragazzi presentavano tradizioni tipiche delle loro zone o eventi di particolare importanza. Mentre le sere erano dedicate ad ogni paese partecipante.
Il workshop portoghese rappresentava la tipica festa popolare chiamata “Festa do Cabido” in cui i ragazzi hanno mostrato le tipiche danze e canti della tradizione.
La Spagna, invece, ha mostrato con presentazioni multimediali e canti dal vivo la tipica ma suggestiva rappresentazione del venerdì santo e di qualche scena della settimana santa in preparazione per la Pasqua.
La Romania ha mostrato invece un evento particolare ma che secondo la tradizione era molto rispettato: una volta all’anno le donne si ritrovavano insieme in una sorta di festa, dove tutte insieme filavano con i fusi e li incontravano i loro futuri mariti.
La Grecia ha mostrato tipiche feste elleniche, come per esempio il Carnevale, ma con un pizzico in più di pazzia come saltare su un fuoco ardente gigante e nel periodo di marzo, fare braccialetti in tessuto come buon auspicio affinché il sole durante l’estate non ti bruci.
Poi la Repubblica Ceca, con un workshop più che particolare: abbiamo fatto con le nostre mani la cosiddetta Pomlázka, un frustino fatto di rami secchi ed elastici usati da i maschi la domenica di Pasqua per frustare (simbolicamente) le gambe o i glutei delle ragazze affinché quest’ultime diano loro le uova decorate.
Infine noi italiani da buoni paesani della Costiera non potevamo non preparare il famosissimo Limoncello, raccontando tanto di storia e aneddoti, concludendo poi con una bella degustazione.
Alessandro Di Landro e Francesco Giordano, volontari.